GODZILLA E KONG – Il nuovo impero

SCENEGGIATURA: Storytelling fedele alla saga Godzilla-Kong incentrata sul reciproco rispetto Titano e la loro interazione con il Pianeta Terra. Questa volta c’è stato un arricchimento della struttura inserendo scenari come la “Terra Cava & Skull Island” impreziositi da portali di comunicazione che rendono dinamico e accattivante l’intero script. Certamente non è mancata la fantasia che spicca notevolmente. Una scrittura in tre atti che basandosi su una semplice struttura di base, riesce a diramarsi in un articolato ma scorrevole racconto. Sempre piacevole e ben sottolineato il temperameto di Kong proposto a tratti struggente ed a tratti forte o ironico, d’altronde aspetto di scrittura comprensibile e giusto quale Titano derivante dall’uomo, Godzilla proposto sempre irruento e territoriale a difesa del mondo in superficie ma piacevole in questo episodio la particolare sottolineatura del suo temperamento quasi da “gattino” difensore del proprio territorio e della propria dimora ovvero il Colosseo a Roma. Una scrittura certamente fuori dal comune.

ATTORI: Un buon cast dislocato tra bravura artistica ed action. Spicca e rapisce in maggior modo Kaylee Hottle in Jia che nonostante un interpretazione muta in relazione alle doti telepatiche del personaggio, è riuscita altresì a comunicare emozioni spiccate coinvolgendo con la forza dell’espressività facciale e del corpo, quasi avesse stabilito una telepatia anche con lo spettatore, riuscendo a mettere in luce l’intero episodio ma anche la forza interiore di un animo incompreso in cerca del proprio posto nel mondo quindi, un messaggio altreì forte e bello per la società. Anche per Rebecca Hall in Dr. Andrew un interpretazione senza eccessi ma che regala pur sempre una grande delicatezza umana, molto gradita nell’intero contesto “freddo” a causa del continuo action e panorama digitalizzato. Anche Faia Chen con altrettanta interpretazione muta, si unisce al quadro sopra descritto delle altre due attrici per chiudere un lato amorevole – introspettivo – umano dell’intero film. Attrice che anche se “periferica” ha sostenuto egregiamente la struttura creata da Hottle – Hall arricchendola con un ineressante visione sui loro Avi e la sottolineatura dell’importanza dei prorpi sentimenti. Per tutto il resto del Cast, una notifica di bravura per aver completato l’essenza e l’equilibrio interpretativo dei protagonisti principali.

REGIA: Adam Wingard non ha certo bisogno di tante presentazioni. Può far discutere la scelta di un sequel MonsterVerse del tutto originale con una visione di svolta rispetto ai Film precedenti nonchè azzardato come intera produzione Warner-Legendary però non si può mettere in dubbio la direzione di A.W. che ha regalato una nuova apertura alla saga. Al di là di una preferenza soggettiva artistica combattuta tra il tradizionale e l’estrema digitalizzazione, c’è stata un’ottima sinergia professionale tra  Wingard, lo scenografo Tom Hammock, il montatore Josh Schaeffer, il compositore Tom Holkenborg che hanno creato effetti VFX spettacolari ideali per videogames. Certamente la regia di produzioni importanti di genere, può essere affidata solo a personaggi fuori dagli standard con particolare predisposizione alle peculiarità originali, creative e dinamiche ma anche con la piena consapevolezza delle tecniche di lavorazione digitali sia in PP e sia su campo. Personalmente trovo leggermente esagerata la scelta di inserire in alcune scene, portali dimensionali per lo spostamento dei personaggi in diversi ambienti a seconda delle scene, scelta ovvia ma un pò troppo spinta per un contesto generale già ampiamente rinnovato e digitalizzato.

MONTAGGIO: Motion Capture, grafica 5D, profondità di immagini, ambienti greenscreen, Croma Key, grafica computerizzata… . Certamente si è puntato su flash cut, dinamicità, zoom in e movimenti di camera che vanno ad enfatizzare l’azione o l’espressività. Dinamismo senza stop e caricamento notevole di continui VFX/SFX. Si è spinto al massimo l’utilizzo di camere, droni, slider, crane, carelli … a complementare un monumentale editing digitale. Un risultato interamente surreale ma fluido e tecnicamente di ottima resa. Non pesante per lo spettatore.

COLONNA SONORA: Non resta particolarmente impressa la colonna sonora come per altre Filmografie MonsterVerse, ma è pur vero che le soundtrack sono empatiche con le scene visive e rendono giustizia alla spettacolare produzione, discutibile ma tecnicamente impeccabile.

VOTO GLOBALE – 4 stelle
(scala valutazione 0 – 5 )

Anna Morelli
(Director & Screenwriter)